Edilissimo
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Il restauro architettonico: Il restauro, nel campo dell’architettura, è la disciplina che mira a conservare nel migliore dei modi un’opera architettonica, non solo permettendone il riuso, ma anche valorizzandone la valenza storica e artistica.
Ci sono teorie contrastanti sui metodi più corretti di restauro architettonico, dalla conservazione assoluta agognata da alcuni alle ricostruzioni più audaci proposte da altri.
Va detto però che soltanto l’effettivo riuso di un edificio ne garantisce una reale manutenzione nel tempo. È importante dunque conservare strutturalmente e storicamente un’opera architettonica, ma anche eventualmente realizzare nuove parti strutturali che ne amplifichino e ottimizzino il riutilizzo.
Ci sono alcuni principi considerati leggi imprescindibili, qualora si intraprenda un attento percorso di restauro architettonico.
I materiali per il riuso, nonché le tecniche impiegate, devono essere il più possibile compatibili con quelli utilizzati nell’innalzamento dell’edificio originale. Risulta fondamentale, già in sede di progetto iniziale, un corretto lavoro di studio dei materiali originali e delle tecnologie utilizzate. È inoltre fondamentale che gli interventi siano riconoscibili, ben datati e documentati.
La struttura originaria dell’edificio preesistente deve restare il più possibile invariata e le eventuali nuove parti vanno realizzate con materiali e strutture non invasive.
È ad esempio una pratica consueta aggiungere parti in vetro che non cozzano in alcun modo con la struttura originaria e conferiscono nuove geometrie in modo poco aggressivo, immergendo l’edificio nel paesaggio circostante, in modo fluido e piacevole all’occhio.
Sulla destinazione d’uso ci sono teorie contrastanti. Alcuni premono per una conservazione massiva anche nella destinazione d’uso, altri invece trasformano antiche chiese, teatri o stalle in abitazioni private concettualmente nuove ma anche assolutamente efficaci. Discuteremo con te questi aspetti durante il nostro sopralluogo gratuito, in base alla legislazione vigente.
È ovviamente necessario selezionare accuratamente i materiali e i prodotti utilizzati a contatto con la materia originaria, evitando in ogni modo possibili danni chimici o fisici che possano turbare le condizioni preesistenti e condurre a degrado di qualsivoglia tipo, errate condizioni di traspirazione delle superfici, fenomeni di umidità e altre complicazioni assolutamente da evitare.
Va applicato su un edificio storico il minimo intervento possibile, per non intaccare in linea di massima l’idea e la destinazione d’uso originali. E ogni intervento realizzato deve essere facilmente reversibile.
È importante ovviamente che i progetti tengano anche conto della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’edificio a cura del proprietario, in modo che sia di facile esecuzione.
Edilissimo ha una squadra che si occupa esclusivamente di riuso e restauro architettonico a Milano e in Lombardia, e che può dare nuova vita al tuo edificio storico, conservandone con cura i tratti originari.
Starà a noi trovare il giusto mezzo tra i tuoi desideri e le possibilità che la legge consente in materia di restauro architettonico. E, se il tuo timore è dover affrontare un fastidioso iter burocratico, parliamone. Possiamo farlo noi al posto tuo, su richiesta.
A una tua chiamata seguirà un appuntamento con il nostro team, che effettuerà un sopralluogo gratuito e i rilevamenti del caso. Ti preparerà poi un preventivo ad hoc senza impegno, in base alle tue esigenze.
Qualora tu accettassi il nostro preventivo, sarà nostra premura discutere con te i tempi di realizzazione, per evitare spiacevoli inconvenienti e ritardi sulla tabella di marcia. La tua soddisfazione sarà il nostro più grande successo
Ci sono alcuni principi considerati leggi imprescindibili, qualora si intraprenda un attento percorso di restauro architettonico.
La struttura originaria dell’edificio preesistente deve restare il più possibile invariata e le eventuali nuove parti vanno realizzate con materiali e strutture non invasive.
È ad esempio una pratica consueta aggiungere parti in vetro che non cozzano in alcun modo con la struttura originaria e conferiscono nuove geometrie in modo poco aggressivo, immergendo l’edificio nel paesaggio circostante, in modo fluido e piacevole all’occhio.
I materiali per il riuso, nonché le tecniche impiegate, devono essere il più possibile compatibili con quelli utilizzati nell’innalzamento dell’edificio originale. Risulta fondamentale, già in sede di progetto iniziale, un corretto lavoro di studio dei materiali originali e delle tecnologie utilizzate. È inoltre fondamentale che gli interventi siano riconoscibili, ben datati e documentati.
Sulla destinazione d’uso ci sono teorie contrastanti. Alcuni premono per una conservazione massiva anche nella destinazione d’uso, altri invece trasformano antiche chiese, teatri o stalle in abitazioni private concettualmente nuove ma anche assolutamente efficaci. Discuteremo con te questi aspetti durante il nostro sopralluogo gratuito, in base alla legislazione vigente.
È ovviamente necessario selezionare accuratamente i materiali e i prodotti utilizzati a contatto con la materia originaria, evitando in ogni modo possibili danni chimici o fisici che possano turbare le condizioni preesistenti e condurre a degrado di qualsivoglia tipo, errate condizioni di traspirazione delle superfici, fenomeni di umidità e altre complicazioni assolutamente da evitare.
Va applicato su un edificio storico il minimo intervento possibile, per non intaccare in linea di massima l’idea e la destinazione d’uso originali. E ogni intervento realizzato deve essere facilmente reversibile.
È importante ovviamente che i progetti tengano anche conto della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’edificio a cura del proprietario, in modo che sia di facile esecuzione.
Il restauro architettonico: Il restauro, nel campo dell’architettura, è la disciplina che mira a conservare nel migliore dei modi un’opera architettonica, non solo permettendone il riuso, ma anche valorizzandone la valenza storica e artistica.
Ci sono teorie contrastanti sui metodi più corretti di restauro architettonico, dalla conservazione assoluta agognata da alcuni alle ricostruzioni più audaci proposte da altri.
Va detto però che soltanto l’effettivo riuso di un edificio ne garantisce una reale manutenzione nel tempo. È importante dunque conservare strutturalmente e storicamente un’opera architettonica, ma anche eventualmente realizzare nuove parti strutturali che ne amplifichino e ottimizzino il riutilizzo.
Ci sono alcuni principi considerati leggi imprescindibili, qualora si intraprenda un attento percorso di restauro architettonico.
I materiali per il riuso, nonché le tecniche impiegate, devono essere il più possibile compatibili con quelli utilizzati nell’innalzamento dell’edificio originale. Risulta fondamentale, già in sede di progetto iniziale, un corretto lavoro di studio dei materiali originali e delle tecnologie utilizzate. È inoltre fondamentale che gli interventi siano riconoscibili, ben datati e documentati.
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Sulla destinazione d’uso ci sono teorie contrastanti. Alcuni premono per una conservazione massiva anche nella destinazione d’uso, altri invece trasformano antiche chiese, teatri o stalle in abitazioni private concettualmente nuove ma anche assolutamente efficaci. Discuteremo con te questi aspetti durante il nostro sopralluogo gratuito, in base alla legislazione vigente.
È ovviamente necessario selezionare accuratamente i materiali e i prodotti utilizzati a contatto con la materia originaria, evitando in ogni modo possibili danni chimici o fisici che possano turbare le condizioni preesistenti e condurre a degrado di qualsivoglia tipo, errate condizioni di traspirazione delle superfici, fenomeni di umidità e altre complicazioni assolutamente da evitare.
Va applicato su un edificio storico il minimo intervento possibile, per non intaccare in linea di massima l’idea e la destinazione d’uso originali. E ogni intervento realizzato deve essere facilmente reversibile.
È importante ovviamente che i progetti tengano anche conto della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’edificio a cura del proprietario, in modo che sia di facile esecuzione.
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